Noto in epoca romana anche come Querquetulanus per gli estesi querceti presenti nelle sue pendici, il colle Celio, secondo la tradizione, deve il suo nome all’eroe che lo conquistò, il vulcente Celio Vibenna (VI sec. A.C) alleato del futuro re di Roma Servio Tullio. Percorso da acquedotti e da antiche strade di grande importanza (via Caelemontana, via Tusculana, fra tutte), il Celio sarà occupato da poche ricche abitazioni, templi e numerosi edifici pubblici, trasformati poi in luoghi di culto cristiano e complessi monastici. L’aspetto del colle, occupato da vigne, monasteri e ville, rimarrà pressoché intatto fino al 1870, quando l’amministrazione comunale intraprese la costruzione del nuovo quartiere lungo via di San Giovanni in Laterano e la costruzione dell’ospedale militare. Gli ultimi interventi interesseranno, tra la fine degli anni Venti e gli anni Trenta del ‘900 , via della Navicella fino a Porta Metronia, il Parco del Celio con la sede dell’Antiquarium comunale e la zona del Ludus Magnus fino a via dei Normanni.
Appuntamento ore 16, piazza San Gregorio al Celio.
Visita guidata + auricolari € 10. Prenotazione obbligatoria: arteinopera@yahoo.it