Secondo la tradizione, il re di Roma Anco Marzio fondò Ostia verso il 620 a.C. per sfruttare le saline alla foce del Tevere. I resti più antichi finora noti sono però successivi, cioè della seconda metà del IV secolo a.C., si tratta delle rovine di un fortilizio (castrum) in blocchi di tufo, costruito dai coloni romani per difendere la foce del Tevere e la costa laziale. Con il predominio di Roma sul Mediterraneo (II secolo a.C.), Ostia perse la sua funzione militare per divenire, come porto fluviale, il principale emporio mercantile della capitale. Con Augusto e i suoi successori la città fu dotata di un teatro, di un primo foro e di un acquedotto, ma fu la costruzione del porto di Claudio, e soprattutto di quello di Traiano che ne accrebbe ulteriormente l’importanza come centro amministrativo e direzionale dei commerci. Dopo la metà del III sec. la città iniziò il suo declino, a seguito del progressivo allontanamento della costa e dell’insabbiamento del fiume, non più navigabile. I primi scavi di Ostia furono intrapresi sotto papa Pio VII agli inizi del XIX secolo, proseguiti con Pio IX e dopo l’Unità con ricerche sistematiche proseguite in vista dell’Esposizione Universale del 1942 che misero in luce l’estensione di 34 ettari, a fronte dei probabili 50 effettivamente edificati in antico.
Ingresso gratuito, visita + auricolari € 7,50
Appuntamento ore 10 davanti la biglietteria, via dei Romagnoli 717, Ostia antica
Prenotazione obbligatoria: arteinopera@yahoo.it
Durata 2 ore e mezza circa.