Fino alla fine del XIX secolo il lungo rettilineo di via Flaminia raggiungeva l’antico ponte Milvio attraverso una piatta distesa di campi periodicamente allagati dalle piene del fiume, che rendevano poco favorevole l’insediamento nell’area. È in questa situazione di territorio vergine che nel 1905 la Società Automobili Roma individua l’area dell’ansa del Tevere come luogo idoneo per i suoi stabilimenti e impianti di produzione industriale. Con l’Esposizione internazionale del 1911 l’area definisce il suo carattere prevalente di polo culturale, per l’intrattenimento sportivo e il tempo libero: vengono realizzati l’Ippodromo dei Parioli, lo Stadio Nazionale, le diverse sedi espositive di Valle Giulia. L’inizio del primo conflitto mondiale cambia il destino dell’area industriale, riconvertendola a usi militari. Con l’assegnazione a Roma dei Giochi Olimpici del 1960 apre una nuova fase di profonda trasformazione urbana dell’area. La costruzione del Villaggio Olimpico, del Palazzetto dello Sport e lo Stadio Flaminio riconfermano la vocazione sportiva che l’area aveva avuto fin dall’inizio del secolo. Tuttavia è con l’avvio del concorso per il nuovo Auditorium, nel 1994, che il quartiere Flaminio affronta una terza fase di riqualificazione urbana di grande respiro. Un processo di trasformazione proseguito con l’inaugurazione nel 2010 del Maxxi di Zaha Hadid e con l’inaugurazione nel 2011 del nuovo ponte della Musica.
Visita a cura della dott.ssa Monica Meccoli
Durata 2 ore circa. Appuntamento ore 10, ponte Milvio, lato viale Tiziano. Visita € 6 + € 1,50 auricolari.
Prenotazione obbligatoria : 3286713013, arteinopera@yahoo.it