L’Aventino è conosciuto per la sua atmosfera, le sue bellissime chiese, il Giardino degli Aranci e per la cupola di San Pietro vista dal “buco della serratura” più famoso del mondo. Ma l’Aventino in epoca antica fu un luogo strategico per la vicinanza al Tevere e al porto fluviale e quartiere densamente popolato dalla plebe , che lo scelse per costruirvi le proprie residenze, divenendo fin da subito una zona dal forte carattere popolare e mercantile. Il suo aspetto iniziò a mutare durante il periodo imperiale quando i ricchi patrizi iniziarono a costruire le proprie sontuosissime dimore e con il saccheggio del 410 d.c ad opera dei Goti di Alarico, il colle iniziò a spopolarsi, diventando luogo scelto da monaci e religiosi come sede di cenobi o eremitaggi. Intorno all’anno Mille l’imperatore Ottone III vi edificò la propria fortezza, poi occupata dalla famiglia Savelli. L’Aventino mantenne questo aspetto solitario e suggestivo sino alla fine dell’Ottocento, nel corso del Novecento si trasformò in un esclusivo quartiere residenziale dove lussuosi immobili si mescolano ancor oggi ad antichi e affascinanti edifici.
Visita a cura della dott.ssa Monica Meccoli.
Appuntamento ore 15, al monumento a Giuseppe Mazzini, piazza Ugo la Malfa (viale del Circo Massimo)
Visita € 6 + € 1,50 auricolari.
Prenotazione obbligatoria: 3286713013, arteinopera@yahoo.it