Situata nel verde del parco pubblico più amato dai romani, la Galleria Borghese è un autentico scrigno di tesori artistici, frutto del collezionismo del cardinale Scipione Borghese, che nei primi del 1600 fece costruire questa villa proprio per collocarvi la sua raccolta. L’attenzione di Scipione era rivolta a tutte le espressioni di arte antica, rinascimentale e contemporanea, atte a rievocare una nuova età dell’oro. L’estrema spregiudicatezza usata dal cardinale nell’assicurarsi le opere d’arte e nell’assecondare la sua passione di collezionista moderno è testimoniata da numerose vicende, come quella che riguarda la Deposizione di Raffaello, prelevata dal convento perugino di San Francesco a Prato, o attraverso il sequestro , nel 1607, di 100 dipinti in possesso del Cavalier d’Arpino, tra cui alcune opere giovanili di Caravaggio. La collezione accolse marmi archeologici e straordinarie novità della statuaria “moderna: Gian Lorenzo Bernini eseguì per il cardinale i celeberrimi gruppi scultorei ancora oggi conservati nel Museo: l’Enea e Anchise, il Ratto di Proserpina, il David, l’Apollo e Dafne. Alla fine del Seicento i Borghese potevano contare su una raccolta di circa 800 dipinti e su una delle più celebrate collezioni di antichità a Roma. Fu proprio la raccolta archeologica a suscitare l’interesse di Napoleone Bonaparte, che impose a al principe Camillo Borghese, la vendita forzata di numerosi pezzi , oggi al Louvre. Il celebre ritratto della moglie del principe Camillo, Paolina Bonaparte, eseguito dal Canova tra il 1805 e il 1808, è presente nella Villa dal 1838.
Visita a cura della dott.ssa Monica Meccoli
Appuntamento ore 10,40 all’ingresso , piazzale del Museo Borghese.
Ingresso gratuito in occasione della prima domenica del mese. Prenotazione+ auricolare € 3,50. Visita guidata € 6
Ultimi posti disponibili. Prenotazione obbligatoria:3286713013, arteinopera@yahoo.it