Il Gianicolo è senza dubbio uno dei luoghi più suggestivi di Roma con la sua passeggiata panoramica e il belvedere con affaccio sulla città. Il colle, prospiciente la riva destra del Tevere, non fa parte del novero dei sette colli tradizionali; il suo nome secondo la tradizione deriverebbe dal dio Giano che vi avrebbe fondato un centro abitato conosciuto con il nome di Ianiculum. Situato in territorio originariamente etrusco, il Gianicolo sarebbe stato occupato e annesso a Roma da Anco Marzio che l’avrebbe fortificato e collegato alla città tramite il Ponte Sublicio sul quale doveva passare l’antica strada che attraversava il colle proveniente dall’Etruria, che in seguito diventò la Via Aurelia. Nel XVII secolo il Gianicolo fu incluso nelle mura di Urbano VIII e fino all’Ottocento fu occupato da ville con grandi parchi come la villa Doria-Pamphili e la villa Corsini, dei loro casali e di chiese con conventi e terreni come la Basilica di San Pancrazio o San Pietro in Montorio o il Convento di Sant’Onofrio.
Teatro nel 1849 dell’eroica difesa della Repubblica Romana contro i francesi , il Gianicolo divenne dopo l’Unità d’Italia un grande parco pubblico e una sorta di memoriale del Risorgimento Nel punto più alto del colle furono successivamente poste le statue equestri di Garibaldi e di Anita Nel declivio sotto il Fontanone di Paolo V e lungo la via del Gianicolo che scende verso San Pietro furono collocati i ritratti a mezzobusto di illustri garibaldini.
Visita a cura della dott.ssa Monica Meccoli
Appuntamento ore 18 a porta San Pancrazio davanti al bar Gianicolo. Visita guidata € 6 + auricolari € 2. Prenotazione obbligatoria entro il 25 agosto: arteinopera@yahoo.it, 3286713013