La Pinacoteca Capitolina è la più antica collezione pubblica di dipinti e rappresenta uno degli esempi più significativi del mecenatismo pontificio del Settecento. Venne creata tra il 1748 e il 1750 per volontà di papa Benedetto XIV e del suo segretario di Stato, Silvio Valenti Gonzaga, con l’acquisto di due fra le più importanti collezioni romane, di proprietà dei marchesi Sacchetti e dei principi Pio. Una raccolta di più di 300 dipinti per la quale vennero costruite appositamente le attuali sale di Santa Petronilla e di Pietro da Cortona Nel corso del tempo il patrimonio della Pinacoteca è notevolmente aumentato grazie all’arrivo di numerosi dipinti, giunti in Campidoglio per acquisti, lasciti e donazioni. Con la donazione del conte Francesco Cini (1880) entrarono a far parte della raccolta numerosi oggetti d’arte decorativa, fra i quali una notevole collezione di porcellane. Amministrata, nei primi cento anni di vita, dalle strutture pontificie del Camerlengato e dei Sacri Palazzi Apostolici, la Pinacoteca Capitolina è posta sotto la giurisdizione del Comune di Roma dal 1847. La collezione conserva dipinti di Caravaggio, Tiziano, Pieter Paul Rubens, Annibale Carracci, Guido Reni, Guercino, Pietro da Cortona, Domenichino, Giovanni Lanfranco, Dosso Dossi e Garofalo.
Visita a cura della dott.ssa Monica Meccoli
Appuntamento ore 9.45 davanti al Marco Aurelio. Visita € 6 + € 3 auricolari+prenotazione. Ingresso grauito per i residenti a Roma e città Metropolitana.
Prenotazione obbligatoria: 3286713013, arteinopera@yahoo.it
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