Nei sotterranei della chiesa di S. Maria in via Lata sono visibili i resti di un vasto edificio di epoca romana databile al I secolo d.C., costituito da un lungo porticato diviso in tre navate e utilizzato in seguito come magazzino per il deposito di merci. Nel VII secolo il magazzino venne trasformato in un edificio di culto, con la demolizione di alcuni muri divisori e l’aggiunta di un’abside sul lato orientale. Riconosciuto come la diaconia di papa Sergio I (687-701) l’edificio venne decorato e ricoperto di affreschi. Fu forse a causa dei continui allagamenti provocati dal Tevere che nel 1049 papa Leone IX volle che la chiesa fosse completamente ricostruita, sopraelevandola. Nel 1491 Innocenzo VIII avviò a una profonda modificazione dell’edificio che assunse il suo aspetto definitivo solo nel XVII secolo. Nel 1639 la chiesa fu ampliata grazie alla donazione di Olimpia Aldobrandini (che cedette una porzione del vicino palazzo Doria Pamphili). Pietro da Cortona costruì l’atrio e la splendida facciata della chiesa e realizzò un doppio ingresso alla Crypta, per consentire la visita dei pellegrini al luogo venerato come prigione di S. Paolo.
Visita a cura delle dott.sse Monica Meccoli e Pina Micheli
Appuntamento ore 15,all’ingresso, via del Corso 306. Visita € 6 + € 1,50 auricolare, offerta € 2. Prenotazione obbligatoria, 3286713013, arteinopera@yahoo.it
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