Il complesso cistercense delle Tre Fontane è il risultato di più di un millennio di avvenimenti storici. Le più antiche menzioni del luogo sono relative al V secolo e fanno riferimento al martirio di S. Paolo, decapitato presso le “Aquae Salviae” il 29 giugno del 67 d.C.: la tradizione vuole che la testa del Santo , recisa, sia rimbalzata a terra tre volte, facendo scaturire altrettante fonti d’acqua. La fondazione di una prima chiesa sarebbe avvenuta solo nella seconda metà del VI secolo e nel 625 un monastero fu costruito per iniziativa di Onorio I e probabilmente affidato ad una comunità di monaci orientali. Appartiene a quest’epoca la fondazione della chiesa dedicata alla Madonna, che diverrà poi Santa Maria Scala Coeli. Nella seconda metà dell’XI secolo il complesso attraversò un periodo di decadenza, tanto che Gregorio VII nel 1080 decise di destinare il terreno delle Tre Fontane ai Benedettini di S. Paolo. L’evento decisivo che determinò la rinascita dell’abbazia è costituito però dalla donazione nel 1140 della stessa all’ordine dei Cistercensi. È a questa epoca che risale la costruzione della chiesa abbaziale e la struttura del monastero come oggi lo conosciamo: in un documento del 1161 vengono menzionate per la prima volta tutte e tre le chiese che ne fanno parte. La vita dell’abbazia si interruppe nel 1808, quando fu soppressa dai francesi: ciò significò la perdita dell’archivio e della biblioteca e l’inizio di un nuovo periodo di decadenza. Solo nel 1868 una nuova comunità, quella dei monaci Trappisti, si insediò nel monastero ed intraprese una serie di drastici interventi sul territorio, con l’intento di realizzare la bonifica del terreno, oltre che il restauro delle strutture architettoniche.
Visita a cura della dott.ssa Monica Meccoli
Appuntamento all’ingresso, via Acque Salvie 1. Visita guidata € 6,00 + auricolari € 1,50
Prenotazione obbligatoria: arteinopera@yahoo.it, 3286713013