La Galleria Spada aperta al pubblico nel 1927, fu acquistata dallo Stato l’anno precedente, insieme al palazzo che divenne sede del Consiglio di Stato. Chiusa al pubblico negli anni Quaranta, fu riaperta nel 1951, quando Federico Zeri, direttore incaricato del museo, oltre a far rientrare in sede gran parte delle opere disperse durante la guerra, ne curò personalmente il riordino cercando di restituirne il primitivo aspetto di piccola raccolta privata del Sei-Settecento. La Galleria Spada è ubicata al primo piano in un’ala seicentesca del Palazzo appartenuto al Cardinale Girolamo Capodiferro (1502-1559) che, a partire dal 1548, lo aveva fatto costruire dall’architetto Bartolomeo Baronino. Il cardinale Bernardino Spada (1594-1661) subito dopo aver acquistato il palazzo nel 1632 diede inizio ad una serie di interventi che ne modificarono in parte la sobria pianta quadrata, tra cui la realizzazione della celebre Galleria Prospettica commissionata a Francesco Borromini tra il 1652 e il 1653. La Galleria Spada con la sua collezione, che include opere di Guercino, Reni, Tiziano, Orazio e Artemisia Gentileschi, Brueghel il Vecchio, è un esempio superstite di quadreria antica in cui i dipinti disposti sulle pareti in file successive, si integrano e si armonizzano con un ricco e vario apparato di arredi, mobili e sculture antiche e moderne.
Visita a cura della dott.ssa Monica Meccoli
Ingresso € 6, visite € 6. Prenotazione obbligatoria: arteinopera@yahoo.it, 3286713013
Appuntamento ore 11, davanti al palazzo, piazza Capodiferro.